L’ Udienza del Conte

Tratte dal libro ” OMAGGIO A MARCIANA MARINA” cronache di vita paesana
raccontate da Enzo Lazzeri
edito in occasione del centenario del comune (1884-1984)

 

Nel « Bar Atlantico » nei prossimi giorni, con tanto di cornice di rigiro e vetro, verrà.attaccato un telegramma.
E’ arrivato da Como e il mittente è l’avv. Orsenigo, quello della Contessa Bellentani, del fattaccio delle revolverate a Stresa, ve lo ricordate ?
E’ indirizzato ad Aldo ed il testo è questo: « Esprimo vivi complimenti strepitosa vittoria battaglia tenda ». fto Orsenígo.
Vittoria? Ma di che vittoria ci parla l’avvocato? Il Medio Oriente, il Viet Nam e via discorrendo son roba da bambini. Qui siamo in pieno furore bellico.
0 non lo sa che l’altra sera, lì sotto il tendone, c’era nientepopodimeno che Silvio, meglio conosciuto come il Conte di Campobagnolo, che doveva conferire con il Sindaco per roba di strade.
Il dott. Bonanno ha l’udito finissimo e poi, siamo chiari, quando è sotto il tiro di Fortunato è sempre all’erta, è sempre sul chi vive.
Lui, lo scricchiolio della finestra che si apriva lo senti.
E fece il salto a camoscio.
Da sedere!!!
E’ difficile, sapete! Altro che a pie pari!
E fece a tempo.
Il Conte, invece, rimase li e se la prese tutta.
Fortunato, quando sgancia, sgancia. Non bada a spese. Si dice che a valutare dalle pozze si tratti di lanci di venti litri.
Il fatto è che il Conte interruppe la conversazione e bagnato da capo a piedi andò a casa ad asciugarsi.
Però, il giorno dopo tornò.
Tornò, ma si era precauzionato.
C’era stato un sole a spaccapietre tutto il giorno ma lui, imperterrito entrò sotto il tendone, aspettò il Sindaco e, prima di attaccar la discussione… apri l’ombrello!
Strepitosa vittoria? E’ convinto avvocato, che « la guerra continua? ».